Simonetta Mingazzini ha incontrato a Castel San Pietro un gruppo di elettori indecisi

«Perché andare a votare? Chi ce lo fa fare?» Con queste domande Simonetta Mingazzini, candidata del centro-destra al collegio uninominale Emilia Romagna 01 (Imola – San Lazzaro), ha aperto l’incontro con gli elettori indecisi di Castel San Pietro Terme.

Simonetta Mingazzini ha ricordato che votare «non è un obbligo, ma un dovere; non è una convenienza economica diretta e immediata, ma l’espressione del desiderio di condizioni migliori, per il bene comune e per il futuro dei nostri figli e nipoti».

Davanti a una trentina di cittadini coinvolti nel dibattito sul voto – perché votare, come votare, per chi votare – Simonetta Mingazzini ha ammesso: «Come molti di voi, anch’io sono disgustata da certi fatti di cronaca politica. Eppure desidero dare il mio contributo positivo, convincere le persone che non sempre i risultati elettorali sono scontati: ne è esempio la mia Dozza, dove alle ultime elezioni amministrative una lista civica ha sconfitto il centrosinistra dopo quasi sessant’anni di dominio.»

La candidata del centro-destra ha invitato tutti a partecipare attivamente alla campagna elettorale, anche solo con il passaparola, affinché «le imminenti elezioni politiche possano essere un segnale di vita di quest’Italia troppo spesso rassegnata e lamentosa. Soprattutto nella nostra regione – ha proseguito Mingazzini – possiamo portare una ventata di cambiamento premiando le persone che con onestà, competenza e passione si mettono a disposizione della politica».

«È con questo ottimismo che continuo la mia campagna elettorale “fai da te”» ha concluso Simonetta Mingazzini, «con l’obbiettivo di toccare tutti i comuni del collegio uninominale in cui sono candidata, per raccogliere le domande, i dubbi e le richieste di tutte le persone che andrò a rappresentare in parlamento».

«Vi invito a votare leggendo i programmi e soprattutto valutando le persone che meglio possono rappresentare questo territorio. Infatti è sistematicamente accaduto che i deputati della sinistra eletti, quasi fantasmi, non si siano più fatti vedere né sentire, né si abbia idea dei risultati conseguiti a Roma in favore dei propri elettori. Tutto ciò non si deve ripetere.»